L’unico modo per affrontare al meglio una migrazione al cloud è capire perfettamente dove la tua Azienda si trovi lungo il cammino.
Poi si potrà accelerare il percorso, in modo sicuro ed efficiente, ma innanzitutto è necessario partire dalle basi ovvero dall’Analisi e Progettazione.
Solo dopo questi step preliminari sarà possibile procedere, in totale sicurezza, alla Migrazione e ad una successiva Ottimizzazione dell’infrastruttura.
Il percorso sarà quindi caratterizzato da 4 importantissime milestones:
- Analisi e valutazione del completo panorama dei tuoi applicativi aziendali, dati, criticità…
- Progettazione delle priorità di migrazione e preparazione delle fondamenta del progetto
- La vera e propria Migrazione, effettuata in più Wave successive
- Ottimizzazione degli applicativi ed attività per risparmiare sui costi di infrastruttura ed aumentare le performance
ANALISI
La fase di Analisi è necessaria per valutare i carichi di lavoro esistenti che dovranno essere migrati e le informazioni necessarie per determinare il tipo di migrazione, gli applicativi coinvolti e l’effort correlato alla migrazione.
Le attività svolte hanno l’obbiettivo di:
- Comprendere i requisiti, gli elementi tecnici, le dipendenze e le complessità intorno a ciascun applicativo
- Raccogliere informazioni sulle criticità aziendali connesse a ciascun applicativo, sull’impatto della migrazione sui suoi utenti, sulla roadmap e sulla strategia più adatta
- Classificare e raggruppare gli applicativi ed utilizzare le milestone per stimare l’effort complessivo della migrazione
PROGETTAZIONE
La fase di Progettazione è necessaria per definire l’infrastruttura di “atterraggio” sulla cloud, per fare il POC e convalidare l’approccio alla migrazione ed anche per delineare la roadmap a lungo termine.
I candidati alla migrazione (applicativi, dati…) saranno classificati in ordine di priorità, in base all’impatto sul business e agli sforzi di migrazione richiesti.
In questa fase si dovrà mappare l’intero oggetto delle migrazione e suddividerlo in Waves (ondate) aventi un preciso ordine cronologico.
La migrazione avverrà in successive Waves, con velocità crescente man mano che le migrazioni avanzeranno e si acquisirà esperienza sullo specifico progetto.
- Costruire le basi per la migrazione definendo tutti i processi
- Determinare la struttura organizzativa e le governance
- Suddividere e pianificare i gruppi di migrazione, definendo le successive Waves
- Portare a termine la Proof of Concept (POC) per validare il progetto fatto
MIGRAZIONE
Avendo definito nella fase precedente tutte le Wave di Migrazione, ora è solo questione di iniziare e seguire il programma.
Al termine della prima Wave è essenziale dedicare del tempo alla verifica e validazione della metodologia. Questa verifica è già stata condotta in fase di POC, ma un’ulteriore verifica prima di procedere alle Wave successive e d’obbligo.
Durante questa fase è anche possibile iniziare un’attività di refactoring degli applicativi man mano che essi vengono migrati al cloud.
Può quindi essere condotta una fase di Migrazione con Change Factory (approccio basato sullo sviluppo software e che porta ad una significativa innovazione):
- Prevede una riscrittura integrale o una significativa modifica degli applicativi
- Si applica normalmente a piccoli volumi di applicativi
- Si focalizza sul valore aziendale della trasformazione portata dal cloud
OTTIMIZZAZIONE
Migrare al Cloud non è l’ultimo step della roadmap. E’ un punto di partenza.
Ora inizia la fase di Ottimizzazione, fatta per migliorare i processi, ridurre i costi di infrastruttura e per iniziare realmente a costruire valore aziendale.
Un recente studio di Rightscale ha stimato che circa il 35% della spesa sulla public cloud è sprecata.
Ecco perché, a seguito di una migrazione, è assolutamente necessario dedicarsi ad una fase di ottimizzazione.
- Dimensionamento pre-migrazione: dimensionamento automatico delle istanze cloud prima della migrazione
- Configurazione della CPU e della RAM della macchina adatta alle tue reali esigenze
- Ridimensionamento post-migrazione: adeguamento dinamico delle risorse dell’istanza cloud dopo la migrazione
- Containerizzazione ed adozione di Kubernetes: abbattere i monoliti a favore dei microservizi
- Attivazione di eventuali sconti basati sull’utilizzo sostenuto delle macchine o commitment
Il buon esisto di una migrazione dipende unicamente dalla metodologia seguita per farla e dall’esperienza accumulata da chi la esegue.
Esistono corsi e certificazioni che consentono di arrivare preparati ad affrontare una migrazione, ma la nostra raccomandazione è di non fare mai il passo più lungo della gamba.
Dedicate tempo alla formazione e tanto tempo alle fasi di Analisi e Progettazione.
La Proof of Concept è essenziale, soprattutto in caso di prima migrazione, e scegliere il carico da migrare come POC è altrettanto cruciale.
Se avete dubbi o timori, dedicate più tempo alla documentazione oppure chiedete aiuto ad un Partner di Google Cloud Platform o Amazon Web Services, che saprà guidarvi nel percorso e saprà anche fornirvi tutte le informazioni necessarie per diventare indipendenti al termine della migrazione.